Francesca Geremia

Nata a Roma nel 1970.
Si laurea in architettura a “La Sapienza”. Vincitrice di borse di studio ante e post lauream, matura l’esperienza di ricerca in particolare sul recupero dei centri storici minori e sulle tecniche costruttive premoderne. Si perfeziona in restauro presso l’Università degli Studi Roma Tre seguendo il Master diretto dal Prof. Paolo Marconi, con il quale da avvio ad una proficua e continuativa collaborazione.
Si segnalano la partecipazione alla redazione della “Guida alla progettazione ed all’esecuzione delle tinteggiature dei prospetti dell’edilizia urbana della città di Roma” ricerca applicata su convenzione tra il Comune di Roma e l’Università di Roma Tre Di.P.S.A., ed al “Progetto di restauro della Casa delle Nozze d’Argento sita in Pompei” ricerca applicata su Convenzione tra World Monuments Fund e l’Università di Roma Tre, Di.P.S.A.
Contestualmente ha contratti di supporto alla didattica presso la cattedra di Restauro dei Monumenti ed è assistente alla direzione del Corso di Perfezionamento in Restauro Architettonico e in Recupero Edilizio, Urbano, Ambientale. Ricerche e progetti sono editi su riviste e pubblicazioni nazionali. L’interesse maturato nel corso degli studi e confermato nell’attività di ricerca è volto specialmente allo studio del linguaggio architettonico appartenente alla tradizione costruttiva dell’edilizia premoderna caratterizzante i centri storici. Le indagini quindi, hanno come oggetto le singole tecniche costruttive e le loro declinazioni in ambienti urbani diversi che vanno dal centro storico di Roma a quelli più minuti dei borghi e dei centri minori.
Dal 2005 è ricercatore in Restauro presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre.
L’attività didattica dell’ultimo triennio la vede impegnata nel modulo di “Conservazione e riqualificazione tecnologica degli edifici” nell’ambito del Laboratorio di Restauro A, nel corso di “Tecnica del Restauro Architettonico” e come tutor nel Laboratorio di progettazione del Master internazionale di II Livello in “Restauro architettonico e recupero della bellezza dei centri storici”, nell’ambito del quale ha partecipato all’organizzazione ed allo svolgimento dei Workshop su “Il recupero della bellezza dei centri storici minori” svoltisi a Santo Stefano di Sessanio (AQ) nel 2007 ed a Martese (TE) nel 2008.
Dal corrente anno accademico partecipa al corso integrato “Struttura della città” curando la sezione relativa al Restauro.
L’attività di ricerca, svolta presso il Di.P.S.A., ha diversi indirizzi tutti riconducibili ad una particolare accezione del restauro: inteso quale attività strettamente motivata dalla conoscenza tecnica e storico-critica la quale con rigore metodologico conduce ad azioni ed interventi propositivi che hanno quale intento la riappropriazione dei significati materiali e architettonici delle preesistenze, sia che si tratti di monumenti isolati sia nel recupero di contesti urbani più ampi.
Le ricerche su Roma già avviate negli anni precedenti continuano con rinnovato impegno nella tensione di riscoprire il volto della Roma preunitaria. (“Roma e il suo fiume. Progetti per il recupero della bellezza della città”, con F.R.Stabile, R.Mirante, R.Mosciatti, sotto la direzione di P.Marconi, F.Giovanetti, M.Zampilli, allegato al “Giornale dell’Arte”, n. 209, aprile 2002; “Le istituzioni artistiche e culturali germaniche a Roma nell’ottocento” in“Ricerche di Storia dell’Arte”, Carocci editore in Roma, n.80, 2003, dedicato a: “Il Vittoriano: un Valhalla per il Re galantuomo”.)
Nell’ambito di questa linea di studi è stata componente delle ricerche dirette da Paolo Marconi: "Ricerca progettuale sul recupero della bellezza del Centro Storico di Roma. Il ripristino della spina di Borgo a San Pietro ed il restauro architettonico del tessuto circostante.” e poi ancora: “Progetti di ricostruzione virtuale della Roma preunitaria: restituzione e modelli delle ripe del Tevere e dei “buchi” urbani” attualmente in corso.
(“Da Bonaparte ai Savoia: la difesa di Roma dal Tevere 1811-1925” articolo pubblicato in “Ricerche di Storia dell’Arte”, n.89, Carocci editore, Roma 2006. Numero di cui cura apparato iconografico e didascalico)
Parallelamente a questi temi prosegue l’interesse per i tessuti urbani definiti “minori” e per le tecniche costruttive tradizionali, collabora alla ricerca di cui è responsabile Michele Zampilli: “Caratteri tipologici e costruttivi dell’edilizia di base premoderna a Roma. Raccolta di materiali e ricerche per un Manuale del Recupero” ed è attualmente responsabile della ricerca “Il recupero dei centri storici minori - criteri di studio dei caratteri costruttivi e proposte di intervento.”.
In questi progetti di ricerca il confronto tra la storia dei luoghi e l’edificio, in relazione alla cultura tecnica e materiale diventa lo strumento privilegiato per un’indagine funzionale alla rivalutazione di luoghi, momenti e potenzialità del tessuto edilizio storico, per perseguire l’obiettivo di mettere il passato in prospettiva.